Si scrive calcio, si legge Atalanta
Si scrive calcio, si legge Atalanta. Sì, perchè al di la della classifica della formazione nerazzurra, alzi la mano chi – nelle ultime settimane – nel mare magnum della mediocrità del massimo campionato italiano 2016/17 non si sia soffermato a vedere qualche spezzone della squadra allenata da Gasperini. La sua “Dea” ha scritto pagine di storia da settembre ad oggi: mai 18 vittorie complessive in una stagione di A, mai 8 successi esterni, mai 28 gol segnati fuori casa, mai una vittoria con 5 reti di scarto lontano dall’ “Azzurri d’Italia” come il 5-0 di domenica scorsa a Marassi, il sempre più “social” Papu Gomez bomber dell’anno solare 2017 con 11 marcature (14 totali, mai prima d’ora in doppia cifra), alla sua prima tripletta in A (un atalantino non ne segnava una dal 7 aprile 2013, Inter-Atalanta 3-4, era German Denis. Che altro dire ? Ricordiamo da dove era partita questa Atalanta: dopo 5 giornate di campionato i bergamaschi avevano 3 punti in classifica, avendo vinto soltanto in casa sul Torino alla terza giornata (2-1) e perdendo le altre 4 gare, con una differenza reti di 6 fatte e ben 11 subite (oltre 2 in media a match). La svolta nella sfida-salvezza sul neutro di Pescara contro la matricola Crotone: Petagna, Kurtic ed il “Papu” Gomez (alla sua prima rete in stagione) portano la Dea all’intervallo sul 3-0, finisce 3-1 e la domenica seguente è 1-0 sul Napoli, con Petagna che decide dopo 9’ di gara. La svolta: dalla serata di Pescara, i nerazzurri hanno avuto un bilancio di 17 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, 55 punti in 25 partite, 45 reti segnate, 22 subite (7 solo nella sciagurata giornata di San Siro contro l’Inter, di fatto 15 in 24 partite, roba da difesa-scudetto). In queste 25 partite la Dea sarebbe addirittura da Champions, dietro Juventus (62 punti) e Roma (58). A Bergamo stanno scrivendo una bellissima storia di calcio, in attesa del gran finale…..